Jonathan Glazer, nazismo e antisemitismo.






Oggi, tra i vari corpi deambulanti senza meta, ho incontrato un uomo che aveva qualcosa di interessante da raccontare.

Un signore anziano, sull'ottantina o poco più, mi si avvicina. Mi chiede un'informazione, non riesce a risolvere un problema, mi dice che è nato un po' troppo in anticipo (non è vero, è nato esattamente nel periodo storico adatto a lui) e non sa utilizzare molto bene la tecnologia.

Gli chiedo quanti anni ha, di dov'è e com'era la vita ai suoi tempi.

Risponde che era difficile, ricorda bene la guerra e la ritirata dei nazisti, la notte in cui un carro armato passò nella via principale della sua città e i vetri delle finestre che tremavano, mentre lui, che aveva 5 anni, non sapeva cosa pensare per lo spavento.


Da scomodo provocatore quale sono, una domanda mi balena in mente e chiedo: ma i nazisti erano davvero così cattivi?

Il vecchio mi guarda, mi sarei aspettato il solito sguardo indignato e scandalizzato, ma il suo è pieno di stupore, come se avessi fatto una domanda a cui segue una risposta così scontata, che quasi non vale la pena di rispondere e che quindi non viene in mente a nessuno di fare; il vecchio comincia a raccontare.


"Un giorno in casa nostra arrivarono due soldati nazisti, credo fossero di passaggio o semplicemente stavano scappando, in tutti i casi non rimasero in città. Entrarono in casa, per essere ospitati e nessuno ovviamente si oppose, la paura c'è sempre in situazioni del genere e con persone che non si conoscono. All'ora di cena, ricordo che i due soldati non mangiarono, se non dopo aver fatto mangiare prima noi, io ero piccolo ma ricordo bene, anche se non perfettamente.

La mattina dopo, quando ci svegliammo, i due soldati erano andati via, ma con grande sorpresa avevano lasciato delle cose, erano una coperta di lana, 20 kg di sale che all'epoca erano una fortuna e una macchina da scrivere.

Non abbiamo mai saputo se abbiano lasciato tutto lì per dimenticanza o semplicemente per atto di pietà, fatto è che ad oggi, se debbo dire di aver incontrato due nazisti cattivi, dovrei dire una bugia."

Dopo questa storia il vecchio aggiunge.

"Certo però, che così non è andata per i due diretti verso la strada che portava fuori dalla mia città, dove altri due soldati, prima dissero ai prigionieri che potevano andare, poi a distanza di qualche metro li fucilarono mentre scappavano."


Gli esempi sopra non illustrano il comportamento dei nazisti, sia ben chiaro questo, ma quello degli esseri umani. Prima di loro ci sono stati altri e dopo di loro altri ancora, i comportamenti non sono relativi a una razza o un ideale politico, ma sono propri dell'essere umano, solo le condizioni di potere e le possibilità cambiano la gravità di cosa l'uomo potrebbe fare.

L'assolutizzazione, che è una deviazione mentale dell'essere umano, tende a sovvertire la visione con cui dovremmo vedere il mondo e ciò che è relativo di colpo diventa assoluto, con l'aiuto di qualche spintarella proveniente dalle fonti cosiddette "ufficiali". Non sto parlando di un qualcosa che accade raramente, tutti prima o poi ci caschiamo per una cosa o per un'altra durante la giornata, come sempre la presenza nel qui e ora è l'unico rimedio immediato per accorgerci di cosa stiamo facendo.


Ci raccontano che l'olocausto è stata la peggior tragedia che sia mai accaduta nella storia dell'uomo, ce lo ricordano ogni anno, immagini su immagini, giusto per non farci scordare chi sono stati i cattivi e chi i buoni. Ma in questi giorni, in cui il regista Jonathan Glazer, ricorda a tutti che, un popolo che subisce può anche infliggere ad altri la stessa violenza che ha subito, viene preso per anti semita e si raccolgono firme su firme per farlo espellere da Hollywood.


Ci sono stati circa 27 milioni di indiani morti, nell'arco di molti anni, a causa dei britannici e delle loro pesanti politiche economiche in India; 15 milioni di morti a causa della tratta degli schiavi; si pensa che nel genocidio degli Indiani d'America abbiano perso la vita fino a 100 milioni di nativi americani, con John "Duca" Wayne, che faceva credere alle generazioni come quella di mio padre, che gli indiani cattivi erano selvaggi e senza una vera cultura.

Nonostante tutto, i 6 milioni di ebrei continuano a focalizzare l'attenzione delle persone, ogni anno, sempre sulle stesse tematiche, tracciando apertamente chi sono stati i cattivi e velatamente chi continuano a essere i buoni.

A nessuno interessa perché mai si è colpevoli di reato solo in caso di antisemitismo, possiamo parlare male degli uomini di colore, degli indiani d'America, dei gay usando anche parole dispregiative, ma una sola parola sul popolo eletto provoca scandalo e denunce per crimine.

Chiediamoci, a chi giova che il popolo abbia sempre le stesse reazioni su argomenti scomodi e continui a non farsi ulteriori domande? Perché mai se la storia è così banale e scontata, si ostacolano con forza quei pochi pazzi che tentano di cercare altre tracce di ciò che viene raccontato? Dare importanza a dei pazzi, che non troveranno nulla oltre a ciò che è stato raccontato, non è un'ammissione di omissione di informazioni?


A nessuno infatti interessa il fatto che durante la seconda guerra mondiale, la Standard Oil americana di proprietà dei Rockefeller faceva affari con la I.G.Farben tedesca.

Che quasi la totalità della stampa tedesca era di proprietà dei Rothschild.

Che quando gli alleati entrarono in territorio tedesco, i bombardamenti a tappeto avevano raso al suolo tutto, tranne le industrie della I.G.Farben e le fabbriche della Ford, che servivano per alimentare una guerra che altrimenti sarebbe finita troppo presto, un po' come il Vietnam, che personaggio poi Henry Ford, che tra le altre cose ha ricevuto nel 1938 la Gran croce del Supremo Ordine dell'Aquila Tedesca, la più alta onorificenza nazista.

Che subito dopo aver compilato la Dichiarazione Balfur, che fu recapitata a Lord Lionel Walter Rothschild, furono inviati i primi ebrei nello Stato palestinese, scoprendo che questi ultimi vivevano in pace e in armonia da svariati anni con gli ebrei Sefarditi, i guai infatti iniziarono con l'arrivo dei primi ebrei Ashkenaziti, appartenenti ovviamente alla politica sionista e provenienti dall'Europa.

Che prima del processo di Norimberga furono istituite nuove regole mai utilizzate prima per i processi, in cui i processati non erano solo gli alti ufficiali, ma anche i soldati semplici, tutto questo ovviamente non prima dell'operazione Paperclip (Overcast), in cui lo Stato americano si accaparrò alti esponenti del regime nazista con l'aiuto del direttore della CIA Allen Dulles. Cioè gli stessi criminali che avrebbero dovuto condannare, tra cui scienziati, chimici e specialisti vari, lavorarono con gli alleati su progetti bellici destinati in origine alla Germania nazista.

Da ricordare, per gli ultimi sognatori secondo cui Werner Von Braun "scappò" o fu "trasferito" solo per progetti spaziali, che nel 1950 il gruppo di Von Braun si trovava alla base di Redstone Arsenal, per la produzione e la progettazione di missili con testate atomiche, il progetto spaziale americano nacque solo nel 1958 e fu portato avanti quindi da un uomo che contribuì a migliaia di morti, tra prigionieri costretti a lavorare per la costruzione dei suoi missili e le vittime dei bombardamenti. Non è mai stata questione di contrastare i cattivi, visto che gli alleati si sono fatti aiutare da loro, ma di prendere quel pezzo di potere che altrimenti avrebbero dovuto spartire. I cattivi esistono solo per l'opinione pubblica, in alto i finanziatori delle varie fazioni in gioco, sono sempre gli stessi.


Queste sono solo le premesse, il materiale a disposizione è molto di più e neanche tanto nascosto, informarsi su cosa è accaduto davvero è un dovere del cittadino, a meno che il cittadino sia un addormentato cronico e preferisca leggere le solite versioni ufficiali.

In questo caso…





Ma perché allora la versione dominante è la solita che ci propinano da anni? Le risposte sono queste.

"Non esagero, la vita ebraica consiste in due elementi: l'estrazione di denaro e la protesta."

"C'è stato l'antisemitismo, il nazismo, Hitler, Auschwitz, ma è stata colpa loro? Vedono solo una cosa: siamo venuti e abbiamo rubato il loro paese. Perché dovrebbero accettarlo?"

"Gli ebrei avrebbero potuto avere l'Uganda, il Madagascar e altri luoghi per stabilire una Patria ebraica, ma non volevano assolutamente altro che la Palestina, non perché l'acqua del Mar Morto per evaporazione può produrre cinque trilioni di dollari di metaloidi e metalli in polvere; non perché il sottosuolo della Palestina contenga venti volte più petrolio di tutte le riserve combinate delle due Americhe; ma perché la Palestina è il crocevia dell'Europa, dell'Asia e dell'Africa, perché la Palestina costituisce il vero centro del potere politico mondiale, il centro strategico per il controllo mondiale."

E chi è il pazzo antisemita che sta parlando? Si chiama Nahum Goldman, sono frasi prese dal suo libro The Jewish Paradox, che vi consiglierei di leggere se solo fosse così facile da trovare.

Presidente e grande esponente del partito sionista mondiale, allontanato nel 1968 perché contrario alla politica di oppressione di Israele verso i palestinesi. Cioè su queste basi potremmo accusare di antisemitismo, se fosse ancora vivo, il più grande rappresentante del partito sionista. Ergo, Israele non è mai esistita, se non per volere di persone con un potere illimitato, che hanno strategicamente deciso il territorio migliore da rubare, usando intimidazione e violenza come soluzione per gli abitanti già presenti, con l'aiuto dei paesi alleati, in questo caso anche il nostro.

Per quanto riguarda Israele, cercate le dichiarazioni riguardo la questione araba/palestinese di Ben Gurion, Menachem Begin, Golda Mier, Ehud Barak, Yitzack Shamir, Benjamin Netanyahu, Yitzack Rabin, Ariel Sharon e ditemi se quello che dicono e come lo dicono, non vi ricorda una certa "soluzione finale".


E' ovvio a questo punto che antisemitismo dovrebbe essere sostituito da antisionismo e gli ebrei, intesi come cittadini semplici, non c'entrano nulla con i raggiri di cui si parla. I sionisti sono solo un particolare ceppo dell'ebraismo e non rappresentano gli ebrei nel mondo, tant'è che i primi a sfilare in piazza contro l'oppressione dei palestinesi sono stati i cittadini semiti. Gli ebrei morti nell'olocausto non sono altro che le prime delle tante vittime, ignare di un raggiro perpetrato da famiglie sioniste, che hanno utilizzato la tragedia di un popolo per diventare intoccabili e ingiudicabili, pena denuncia per antisemitismo.


E qui sprofondiamo nella seconda deviazione, in cui l'essere umano egoico cade senza mezzi termini, il riduzionismo.

Gli americani sono tutti guerra fondai, gli indiani tutti spirituali ma zozzoni, gli ebrei tutte vittime ma con un grande potere finanziario, i russi freddi e sempre ubriachi, gli italiani "mafia, pizza e mandolino". La lista potrebbe andare avanti all'infinito, ma sarebbe ora di finirla di farci guerra tra poveretti e concentrarci sul perché vogliono continuare a farci girare in tondo, facendoci utilizzare come strumento la superficialità tipica dell'uomo medio occidentale.

Purtroppo tutto questo ridimensionamento non si può fare, se non approcciando a un serio lavoro su di sé, cioè dobbiamo essere presenti nel qui e ora, a noi stessi, per capire cosa ci ha portato a guerre e distruzioni, perché sì, ciò che scatena tutto questo è all'interno di noi, in misura diversa, c'è chi litiga col vicino e al massimo ha la possibilità di gridargli addosso o picchiarlo e chi invece si ritrova a capo di una nazione con eserciti e bombe, ma il seme è sempre lo stesso. Dobbiamo solo correggere ciò che non va e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità personali, come gli altri dovrebbero prendersi le loro. Il ricordo annuale tramite TG e documentari, di ciò che è accaduto, non ci aiuterà a evitare altre guerre, altrimenti oggi non ci sarebbe il pericolo di un'altra guerra globale.


Ridurre il nazismo come alla nascita di un ideale malato, fatto da malati e seguito da malati, è esattamente ciò che vogliono, ma se guardiamo alle dichiarazioni di Goldmann, la storia è più complicata di come viene raccontata e molti si sono persi l'altro lato della medaglia da studiare. Questo non toglie il fatto che ci sono stati milioni di morti nei campi di concentramento e durante la guerra e che i nazisti siano diventati dei folli senza scrupoli, ma durante la rivoluzione russa è andata diversamente? Durante il genocidio dei nativi americani è stata una passeggiata? Nella sezione 731 i prigionieri erano trattati meglio che in altri posti?

Queste sono domande che bisogna porsi con coraggio, mettendo da parte le classiche reazioni da condizionamento sociale. Ci si deve rendere conto che la storia è una linea continua, determinata da una serie di cause ed effetti e questa storia è impossibile da studiare per quella che è, piuttosto che per quella che ci viene raccontata, ma il comun denominatore che da luogo a cause ed effetti è proprio sotto i nostri occhi, basta osservarlo per quello che è.



Svastica nel tempio di Goa Lawah (XI secolo)


Oggi la svastica è il simbolo del male, ma si ignora che quel simbolo, per i tibetani e non solo, è stato, e continua a essere, un simbolo universale di pace, che viene usato tra le altre cose per indicare gli individui con le caratteristiche spirituali più spiccate, motivo per cui il simbolo della svastica è stato ritrovato all'interno di alcune catacombe cristiane e in alcuni templi orientali.

Se guardate i colori utilizzati nella bandiera nazista, dal centro verso l'esterno, noterete che sono nero, bianco e rosso, che sono i colori delle tre principali fasi alchemiche (in realtà sono di più), descritte anche nel prezioso volume Officina Alkemica di Salvatore Brizzi. Come ho già detto, la follia dell'essere umano non è appartenente a un'ideologia o un movimento in particolare, ma è dentro ognuno di noi, questo è il motivo principale del lavoro interiore. Non potete agire sugli altri, ma solo su voi stessi e incarnare quei valori che fanno da esempio.

Difatti in ambito esoterico i nazisti erano distanti anni luce rispetto agli altri, basti ricordare la Società del Vril, Maria Orsic e il suo gruppo di medium, i collegamenti con la Teosofia e il misticismo.

Quando la svastica fu presa come simbolo del partito nazista, Hitler sapeva bene cosa rappresentasse e se per colpa delle sue azioni, oggi abbiamo scambiato un simbolo sacro per uno che provoca scandalo e ribrezzo, non è colpa del simbolo in sé per sé, ma di chi l'ha utilizzato per scopi personali. Siamo arrivati al punto che in Giappone, templi vecchi di migliaia di anni, hanno dovuto cambiare il simbolo sacro della svastica a causa dell'indignazione dei turisti, che ovviamente addomesticati ad avere determinate reazioni verso quel simbolo, reagiscono esattamente come da programma. Il potere è proprio questo, controllare i popoli cambiando significati a parole e simboli, così da riscrivere la storia a proprio piacere e se non vi sentite liberi di reagire a qualsiasi cosa come meglio credete, vuol dire che non siete così liberi come pensate di essere e le vostre scelte sono molto ridotte rispetto a quelle esistenti.

Se non siete convinti di tutto ciò, vi invito ad accusare San Pietro di satanismo, visto che la croce a testa in giù è stata utilizzata dai satanisti migliaia di anni dopo la sua morte!




Marco Florà

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