Il bene del male.





Pochi giorni fa ho assistito a uno dei pochi miracoli che la vita ogni tanto propone. Non perché in effetti lo sia, ma perché la maggior parte degli automi, che girano liberamente nelle strade delle nostre città, non sono capaci di tale consapevolezza.

Ciò che dovrebbe essere la norma quindi, sono costretto a considerarlo talmente raro da essere un miracolo.


Partendo dal presupposto che nessuno, tranne il soggetto in questione, sa se lo stato di coscienza con il quale parlava, rispecchiava esattamente le parole che ha usato per parlare, in tutti i casi non è rilevante tranne che per lui.

Il miracolo in questione, è il raro caso in cui un uomo si rende conto che la progressione delle sue qualità, è determinata più dalle azioni dei suoi nemici che da quelle dei suoi amici, tant'è che parlava dei primi come se fossero vecchi compagni di scuola.

Senza l'intervento di ciò che si intende comunemente con "negativo", l'uomo non ha senso di esistere in questo mondo, non siete nati su questo pianeta perché siete armonici e completi, tutt'altro, solo l'ego pensa di esserlo e se il negativo ha il compito di spingerci oltre le apparenze con il quale lo giudichiamo, scendiamo all'unica conclusione possibile, cioè amare e rispettare i nostri nemici per quelli che sono e garantire loro quel giusto grado di libero arbitrio che serve a farli esprimere, così come vorremmo che fosse per noi.
Reputare sacro e benedetto solo ciò che per noi è bene, è scontato e infantile come un bambino che reputa buona solo la cioccolata, provate a dargliene quanta ne vuole e guardate il risultato.


Questo di certo non vuol dire lasciare che la negatività agisca facendogli fare tutto quello che vuole, ma prendere coscienza del fatto che ha una sua utilità e che le azioni che i negativi stanno svolgendo contro di noi, più estreme che vogliano essere, sono servizi nei nostri confronti che difficilmente potremo ripagare.


Quando vi alzate la mattina, cercate di prendere il giusto distacco dagli eventi, non andate a scandagliare meccanicamente la rete o il tg se le informazioni che reperite non sapete gestirle e vi ritrovate a mandare a fanculo una semplice immagine su uno schermo
, non siete qui per cambiare gli altri o il mondo, ma è il mondo che sta aspettando che siate voi a cambiare, lui si trasformerà di conseguenza.
Cambiate paradigma e cambierete la considerazione che il mondo ha di voi.

Abituatevi a eliminare dalla vostra vita la lamentela, il giudizio, la meccanicità e siate coscienti del fatto che se non ci fosse stata la cricca che cerca di dominare il mondo, qualsiasi essa sia, voi non avreste avuto nessuna possibilità di lavorare su di voi, sempre che questo sia il vostro motivo di vita.


Marco Florà
"Sii ciò che sei, non ciò che fai."

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